E' l’esempio più esteso di città romana e tardoantica della Puglia.Il sito archeologico si trova nei pressi di Fasano, tra masserie e ulivi secolari che si affacciano sul tratto di mar Adriatico. Testimonia la storia di Egnazia, attivo centro commerciale del mondo antico, il cui primo insediamento risale al XV secolo a.C. (età del Bronzo). Abitata dai Messapi a partire dall’VIII secolo a.C., la città entra a far parte prima della Repubblica e poi dell’Impero romano fino alla sua decadenza nel Medioevo.
Il Parco archeologico di Egnazia, inserito in un piacevole contesto naturalistico-ambientale, è uno dei più interessanti di Puglia.
La città, nota nel mondo antico e citata da autori greci e latini, per la sua posizione geografica privilegiata, fu uno scalo commerciale strategico nel collegamento tra Occidente e Oriente.
Il primo stanziamento, costituito da un villaggio di capanne, sorse nel XVI secolo a.C. ed ebbe una continuità di vita fino all'età del Ferro, quando tutto il territorio della Puglia era abitato dagli Japigi. Intorno alla fine del VI sec. a.C. Egnazia si connotò come insediamento della Messapia, attuale territorio corrispondente alle province di Brindisi e Lecce. A partire dal III sec. a.C., con la presenza dei romani nel territorio, la città si trasformò e nel I sec. a.C. divenne municipio. Assunse grande importanza grazie alla presenza del porto e della via Traiana, comoda variante dell’Appia nel percorso da Roma a Brindisi. Dal VI sec. d.C. la parte bassa dell’abitato venne progressivamente abbandonata e lo stanziamento continuò sull'Acropoli, fino al XIII secolo, all’interno di un’ampia area fortificata.
Della fase messapica di Egnazia restano le poderose mura di difesa e le necropoli, con tombe a fossa, a semicamera e monumentali tombe a camera.